Artigianato consapevole: a tu per tu con Mathieu Lesca
Lesca Lunetier nasce nel 1964 come piccolo atelier nel 19° arrondissement di Parigi. Fondata dall’artigiano Joël Lesca, l’azienda a conduzione familiare cresce fino a diventare sinonimo di design impeccabile, attenzione al dettaglio ed eccellenza artigiana nel campo dell’occhialeria. Noi di Mia Burton abbiamo avuto il piacere di parlare con il figlio di Joël, Mathieu Lesca, per scoprire di più su come siano riusciti a mantenere intatta la loro visione e la qualità delle loro creazioni in quasi sessant'anni di esperienza nel settore dell’eyewear.
Una storia di devozione al design
L’architettura è sempre stata centrale nei progetti di Lesca Lunetier, sin dal primo giorno. Per Joël Lesca erano molti, infatti, i trait d’union fra questa disciplina e l’artigianato. “Mio padre amava l’architettura. L’approccio di un architetto è molto simile a quello dell’artigiano.” Mathieu spiega, “Come trovare i materiali più adatti, il modo di pensare, l’attenzione ai dettagli e la capacità di trasformare un semplice disegno in un oggetto di pura bellezza: è in queste cose che si somigliano.”
È stata proprio questa passione per il disegno architettonico a ispirare Lesca Lunetier per la sua prima montatura, la Crown Panto. Con un frontale geometrico, lenti rotonde e una struttura massiccia in acetato, questa silhouette è oggi l’oggetto rappresentativo del brand. “I Crown Panto sono un’icona”, non ha paura di dire Mathieu. “Ci sono molte storie intorno alle origini di questo modello, ma, come nel caso di molti capi e accessori di culto, nessuno in realtà aveva l’intenzione di creare un design originale o di tendenza. Era semplicemente più facile realizzare un profilo sagomato invece che rotondo. Da qui, la forma a corona della montatura.” Sottolineando il profondo legame fra l’artigiano e i suoi strumenti, episodi come questo mostrano il profondo attaccamento di Lesca verso le tradizioni artigiane dell’ottica.
Scelte ponderate
Usare modelli e strumenti del passato ha sempre fatto parte del processo creativo di Lesca. Anche la palette delle nuove montature attinge da quella degli occhiali vintage in acetato. Non esistono due tipi di acetati identici, ecco perché nei modelli di Lesca ci sono sempre minime variazioni di colore: anche le tinte più scure svelano toni caldi e freddi diversi. Per questo le varianti sono chiamate con nomi che associano una cifra a un colore: 5 - Black; 5 - Noir; 13 - Black e così via.
Per Mathieu, l’evoluzione del brand è sempre stata intenzionale. Come spiega, “nel corso degli anni, i colori standard si sono evoluti in nuance complesse. Le varie sfumature di nero potrebbero essere anche interpretate in senso filosofico. Cambiamo i codici cromatici per tenere traccia della storia di ogni acetato che abbiamo usato.” Ma la scelta di sfruttare diversi tipi di acetato non è casuale. Ogni tipologia è ben custodita negli archivi di Lesca. “Io e mio padre stiamo cercando di creare uno storico delle collezioni. Chissà, magari in futuro potremmo aver bisogno di riutilizzare un vecchio colore”, confessa Mathieu.
Radici sostenibili
La parola ‘riutilizzo’ è centrale nel vocabolario di Lesca. Nato come piccola bottega di occhiali, il brand ha potuto adottare un approccio sostenibile fin dall’inizio e intende mantenerlo anche in futuro. “Siamo un’azienda a conduzione familiare. La sostenibilità, per noi, è sempre stata una priorità”, dichiara Mathieu. “Abbiamo sempre usato materiali che possano ridurre gli sprechi.”
Proprio quest’anno, Lesca ha illustrato le sue tecniche sostenibili attraverso la sua Upcycling Collection, pensata per reinventare acetato e altri materiali inutilizzati in modo creativo. Questo processo di recupero è iniziato su piccola scala con Joël - racconta Mathieu, “mio padre creava montature in edizione limitata usando le rimanenze dei fogli di acetato. Lo aiutava un suo amico, un artigiano in pensione. Lavoravano su questo progetto di recupero in un piccolo laboratorio in Bretagna.”
Tuttavia, produrre tutto in laboratorio all’inizio rendeva difficile far conoscere le collezioni sostenibili negli altri paesi. Mathieu racconta, “è stato quando hanno deciso di rivolgersi a un piccolo produttore francese della regione del Jura che sono riusciti a creare un’intera collezione in acetato rigenerato.” Quello è stato un momento di sperimentazione e grande inventiva, Mathieu ricorda. “C’era molto da fare, ma è stato davvero stimolante perché siamo usciti dalla nostra comfort zone e abbiamo iniziato a sperimentare con colori che non avevamo mai usato in nessun’altra collezione.”
Dal packaging monouso al riutilizzo di materiali di scarto, Mathieu è entusiasta dei traguardi del brand nella sfera della sostenibilità. “Uno dei prossimi step è cercare di riparare le montature in modo innovativo per prolungare al massimo la loro durata.” Mathieu sottolinea, “ormai è da un po’ di tempo che siamo attivi nel mercato delle montature vintage e di seconda mano; in più, cerchiamo di dare nuova vita ai modelli degli anni ‘40 e ‘60.”
Lesca Crown Panto x Mia Burton
Adesso, a circa 6 anni dal debutto del marchio, siamo felici di presentare la collezione in edizione limitata Lesca Crown Panto x Mia Burton. Con l’emblematica silhouette Crown Panto, questi occhiali da sole sono pensati per rendere chi li indossa libero di esprimere ogni sfumatura della propria personalità. Per Mathieu, questa è la collezione perfetta per questa stagione: “in questo color champagne, la montatura è pensata proprio per l’estate ed è abbinata a una selezione di lenti colorate da scegliere.”
Dalle tonalità piene alle varianti fumé, le 8 tinte della collezione esprimono altrettanti sentimenti e modi di essere in una sintesi perfetta di estetica moderna e gusto classico. Ogni modello viene consegnato insieme a un poster numerato, da appendere per dichiarare fieramente la propria personalità.